Nasce, a seguito di una conferenza stampa a Palazzo Reale di Milano, The Funding Spirit, l’unico network di piattaforme di raccolta fondi reward-based a misura di appassionati. Amate lo sport? The Funding Sport. Amate la cultura? The Funding Culture.
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[dropcap]N[/dropcap]iente più contenitori unici di raccolta fondi dal basso in cui fare confluire ogni tipo di progetto in cerca di risorse.
È la nuova frontiera del finanziamento collaborativo in cui ogni iniziativa ha uno spazio dedicato e tailor made. Vale per gli ideatori delle singole campagne. Ma vale anche per i loro potenziali sostenitori. Obiettivo: far sentire tutti “a casa”.
All or Nothing vs. Keep It All. Su The Funding Spirit le tipologie di campagne possibili sono due: “All or Nothing” oppure “Keep It All”. Nel primo caso il finanziamento avviene solo se l’obiettivo prefissato viene raggiunto almeno al 100% entro la data di scadenza stabilita. Se così non fosse quanto raccolto viene restituito ai singoli sostenitori. Nel secondo caso al termine del progetto i promotori ricevono la somma raccolta indipendentemente dal fatto che sia stato centrato o meno il target di risorse pianificato. In altre parole: con The Funding Spirit le possibilità di trovare fondi preziosi raddoppiano. Così come le opportunità per gli appassionati di garantire un sostegno concreto alle realtà che stanno loro più a cuore.
Grazie ad una semplicità di navigazione
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sulle piattaforme, alla presenza di contenuti in lingua italiana e inglese e alla sicurezza nei pagamenti garantita da stripe.com The Funding Spirit mette a disposizione di utenti e ideatori delle piattaforme all’avanguardia sotto ogni profilo.
A seguito di questa iniziativa Adria International Raceway e The Funding Spirit hanno deciso di credere nel crowdfunding proponendo un campagna dedicata al settore del motor sport di seguito spiegata.
Campioni in erba & Co. Si chiama Giacomo Altoè ed è la giovane promessa della Italian Championship F4. Sedici anni, corre per vincere. Il suo avversario più temibile è Mick Schumacher, figlio del campione per antonomasia dell’automobilismo sportivo. Anche perché per trovare un pilota italiano nell’albo d’oro della Formula 1 bisogna risalire agli albori della competizione: Nino Farina (1950) e Alberto Ascari (1952 e 1953). Poi più nulla…
Al seguente link tutti i dettagli: thefundingsport.it/giacomo-altoe-italian-f4-championship
Vale la pena sostenerlo.
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[box type="shadow"] Fonte: thefundingsport.com[/box]
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