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TKART magazine Sotto Esame | BLACK ROCK, il nuovo motore LKE per la KZ
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BLACK ROCK, IL NUOVO MOTORE LKE PER LA KZ

Max Bernardi
26 Gennaio 2019
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2T

TIPOLOGIA
Motore a 2 tempi, come la stragrande maggioranza dei propulsori per kart. Il 4 T è una piccola nicchia

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125 cc

CILINDRATA
La 125 cc. è ormai la cilindrata di riferimento. I motori 100 sono un ricordo del passato.

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A spinta

AVVIAMENTO
Quello di sempre, a spinta, con frizione rilasciabile a mano e partenza in seconda marcia.

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A marce

TRASMISSIONE
Due le “grandi famiglie” di motori per il kart: monomarcia e a marce. Il KZ è a 6 marce.

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KZ

OMOLOGAZIONE
È quella del KZ a marce, valida dal 2019 al 2021

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Si chiama Black Rock la nuova proposta di LKE Engines presentata nella sessione di omologa 2019-2021 e destinata alle categorie con il cambio. Si tratta del primo progetto interamente seguito dall’ingegnere Roland Holzner al suo ritorno in LKE

Il nome Black Rock rispecchia la nuova accattivante colorazione, con particolari neri cui fa da contrasto il copri frizione arancio fluo, in plastica. Il motore è nato dall’analisi e lo sviluppo del precedente modello LKZ1 portato avanti interamente da Roland Holzner, l’ingegnere che già in passato aveva ricoperto un ruolo importante nella progettazione dei motori LKE Engines e che da poco è tornato in azienda. “Prima di iniziare un nuovo progetto - racconta Holzner - è importante capire i punti di forza e le debolezze del motore di vecchia omologa: analizzarlo sotto ogni aspetto, sentire il parere dei piloti, vederlo girare sia in pista sia al banco prova, oltre che verificare tutti i disegni dei componenti.”
Sulla base di questa dettagliata analisi, per la nuova omologa Holzner ha deciso di intervenire fondamentalmente sul cambio, la termica e il cilindro. In particolare introducendo il nuovo cambio desmodromico, già sviluppato dall’ingegnere in altri progetti, che ha permesso di ridurre le dimensioni del propulsore. Il desmodromico è stato un punto fondamentale per ripensare lo sviluppo di tutte le componenti del motore: posto nella zona bassa del motore, ha una migliore lubrificazione che favorisce la scorrevolezza delle forchette. Queste, a loro volta, sono state riprogettate aumentando la loro robustezza meccanica.
Colpiscono subito le dimensioni ridotte e la compattezza del nuovo motore by LKE
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Il progetto del Black Rock è completamente nuovo e conserva pochi particolari del precedente motore LKZ1
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Nel cilindro sono state ricavate diverse paratie con lo scopo di dissipare il calore
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Le alettature nella zona frontale del carter sono pensate per sfruttare al massimo l’impatto dell’aria e diminuire le temperature
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Inoltre, il perno non è più solidale alla forchetta ma rulla seguendo la pista del desmo. Per quanto riguarda quest’ultimo, LKE ha optato per un cilindro con diametro maggiore, che consente di avere una minore inclinazione delle piste e rende più fluido il movimento delle forchette, migliorando la cambiata. Sempre per quanto riguarda la trasmissione, da sottolineare una variazione sulla primaria: i rapporti sono passati da 17-67 a 19-75, con l’intento di diminuire gli attriti degli ingranaggi e migliorare le prestazioni.
Tenendo in considerazione che il cambio è la principale fonte di calore nel carter, in fase di progettazione si è cercato di separare la sua area da quella del manovellismo: il passaggio dell’acqua parte da sotto il cambio per raffreddare la zona più calda del carter motore, abbattendo le temperature e migliorando l’efficacia del propulsore. Il canale dell’acqua non arriva, invece, nella parte anteriore del carter, proprio perché, passando prima da una zona così calda, finirebbe per portare acqua calda, riscaldando la zona anziché raffreddarla. Nella parte frontale, dunque. Il nuovo Black Rock presenta un’accentuata alettatura che sfrutta l’impatto dell’aria per dissipare le temperature.
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