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TKART magazine Dossier | Noleggiare un kart: tutto quello che c’è da sapere
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NOLEGGIARE UN KART: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

TKART Staff
20 Novembre 2020
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Cosa fare? Dove andare? Quanto costa? Ci sono gare? Ecco a voi tutte le risposte alle domande che vi siete fatti (o che vi farete) se avete intenzione di avvicinarvi a quello che - a ragione - è considerato il primo passo per entrare nel mondo del karting: i Rental kart
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DOVE ANDARE

Stabilire in che pista recarsi per noleggiare il nostro primo kart non è solo una questione di distanza, fattore certamente rilevante se non si ha voglia di fare molta strada. Bisogna infatti tenere conto che, a seconda del tracciato, si troveranno kart differenti (parliamo oltre, in questo articolo, delle principali diverse tipologie di kart e motori disponibili). Quindi la scelta della pista andrà fatta anche in base al tipo di kart che si vuole provare.
RICERCA SU GOOGLE
Il modo più immediato per trovare una pista di kart è quello di cercare “pista kart”, “kartodromo” o “noleggio kart” sul motore di ricerca internet più famoso al mondo: Google. I risultati, se Google è in grado di definire la vostra posizione, saranno messi in evidenza sulla base delle piste a voi più vicine. Una volta ottenuti dei risultati, il consiglio è di andare sul sito di ogni singola pista per valutare l’offerta di kart disponibile e per visionare una mappa del tracciato, così da poter selezionare la pista anche in base a questi parametri. Va detto che di piste di kart ce ne sono di più di quanto si possa immaginare. A volte sono direttamente annesse agli autodromi. Per esempio il tracciato di Phillip Island in Australia, dove corrono Moto GP e Superbike, nello stesso comprensorio dispone una pista di kart di 750 metri che riprende nel formato quella dei “grandi”, con annessa vista sull'oceano. Ciò non significa che i kartodromi siano confinati solo nei pressi dei circuiti più blasonati, piuttosto palesa il fatto che si possano trovare ovunque, persino nei centri commerciali o sulle navi da crociera.
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La ricerca su Google vi fornisce i risultati sfruttando la vostra geolocalizzazione.
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Non fermatevi alla ricerca testuale, cliccate sulla finestra di maps per vedere le piste presenti nella vostra zona.
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La pista da go-kart presente sulla nave della Flotta Norwegian Cruise Line, è stata realizzata in partnership con la Scuderia Ferrari.
PISTE INDOOR
Come si evince dal nome si tratta di tracciati al coperto. Queste sono tendenzialmente le piste espressamente dedicate ai soli kart di tipo Rental. Generalmente hanno una lunghezza inferiore rispetto ai circuiti all'aperto, ma soprattutto hanno una carreggiata più stretta e dei percorsi particolarmente tortuosi e con rettilinea di lunghezza contenuta. Ci sono però piste, come l'Highway Kart Racing GmbH a Dortmund, in Germania, che possono arrivare, invece, sino a 1.600 metri lunghezza. A differenza dei tracciati outdoor, spesso quelli indoor mettono a disposizione dei kart a noleggio di tipo elettrico. Esistono pure realtà che utilizzano kart con motore a scoppio, ma in questo caso dovrebbero essere dotate di un sistema di ricircolo dell'aria dedicato. Oltre a questi aspetti “morfologici” e ai modelli di kart che offrono, c'è un'altro fattore che differenzia questa tipologia di piste rispetto a quelle outdoor: la superficie su cui si guida. Se i tracciati all'aperto utilizzano principalmente di asfalto, al coperto si preferisce usare delle resine sintetiche, come quella epossidica. Una soluzione che assicura un maggiore grip agli pneumatici, senza che sia necessario percorrere molti giri perché entrino in temperatura. Un ultimo tratto caratterizzante delle piste indoor è il fatto che non hanno generalmente vie di fuga, perché delimitate da delle barriere lungo tutto il perimetro interno ed esterno del percorso.
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Sulla pista indoor Fastimes di Indianapolis, si possono toccare le 40 miglia orarie, ovvero i 65 km/h. Photo credit: ftik.com
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La resina permette di mantenere invariato il grip durante tutte le sessioni di guida. Photo credit: pgkart.com
PISTE OUTDOOR
Se il meteo non vi preoccupa e preferite mirare più in alto in termini di velocità, allora le piste outdoor fanno al caso vostro. A differenza di quelle indoor hanno mediamente una lunghezza maggiore e anche una carreggiata più larga. Per questo i disegni dei tracciati sono spesso meno tortuosi e spesso offrono curve che si possono percorrere a maggiore velocità rispetto a quanto facciano le piste indoor. La superficie con cui è realizzato il manto stradale è l'asfalto, il più idoneo in caso di pioggia. A differenza di quelle indoor in cui solo semplicemente disegnati (o addirittura inesistenti), qui i cordoli sono una parte rilevante del tracciato. Non tutte le piste di kart all'aperto hanno l'omologazione per ospitare delle gare valevoli per campionati nazionali o addirittura internazionali. Una condizione che forse muta poco lato renting, se non per il fatto che i tracciati che godono delle omologazioni più rilevanti, spesso sono anche i più impegnativi. Mediamente la lunghezza delle piste varia dai 450 ai 1.699 metri. Ma a Shepherdsville, nello stato americano del Kentucky, c'è un tracciato di kart lungo 2,4 chilometri.
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La pista di Sarno, in Italia, è lunga 1.699 metri.
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Il kartodromo di Rozzano, nei pressi di Milano, è il tipico esempio di tracciato outdoor corto, con i suoi 750 metri.
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L’asfalto è formato da due componenti: una solida, l’inerte, e una liquida, il bitume. Photo Credit: cbrcoop.com
LE PISTE PIÙ COOL DEL PIANETA
La fantasia non ha limiti, come dimostrano alcune piste di kart sparse in giro per il mondo. Uno dei tracciati più incredibili a livello indoor è quello del Supercharged Entertainment. Non tanto per la sua lunghezza, intorno ai 745 metri, quanto per il suo tracciato. Disposto su due livelli, è un susseguirsi continuo di sali e scendi, in presenza pure di dossi. Ci vogliono circa 35 secondi per effettuare un giro di pista completo. Il circuito si trova nei pressi della città di Wrentham, in Massachusetts. Altra pista, altro genere, quella di Lydd, nel Kent, in Gran Bretagna. È un tracciato all'aperto, considerato da molti la Silverstone del karting. Anche la scenografia è spettacolare tanto quanto il disegno del circuito, decisamente veloce. Perché sorge tra due laghi artificiali e quindi si ha la sensazione di guidare in mezzo all'acqua. Se invece vi trovate nel continente australiano, una delle piste più celebri dell'Australia è il Go Kart Club of SA, che ospita la pista affiliata a Karting Australia più lunga della regione meridionale. Il tracciato è lungo 1.020 metri.
Balzando nuovamente negli Stati Uniti, se siete affascinati dal cavatappi di Laguna Seca, c'è un tracciato perfetto per emulare i piloti professionisti. É l'Atlanta Motosport Park, la cui pista di kart ha delle caratteristiche uniche nel suo genere, come cambi di elevazione che possono arrivare sino a 13 metri. Se invece siete indecisi tra indoor e outdoor, la soluzione potrebbe essere scegliere entrambi. A Vicenza, in Italia, c'è la Vicenza Kart Indoor, un tracciato che si sviluppa su 3 livelli e comprende pure una porzione all'aperto, arrivando ad una lunghezza massima di 1.400 metri.
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La pista del Supercharged Entertainment sorge su una superficie di 7.432 metri quadrati.
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Il tracciato di Lydd è lungo 1.040 metri.
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Il Go Kart Club of SA può essere configurato in 4 diverse varianti.
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La pista di Atlanta è stata costruita seguendo gli standard della Formula 1.
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Il Vicenza Kart Indoor è la prima pista in Italia ad aver installato una sopraelevata all'esterno.

I MOTORI DEI KART A NOLEGGIO

Come detto precedentemente, ogni pista ha un’offerta di kart differente che varia, principalmente, in base alla motorizzazione. Analizziamo le principali (4 Tempi, Elettrica, 2 Tempi) e le loro differenti esperienze di guida che offrono.
4 TEMPI
I motori a 4 Tempi sono attualmente i più diffusi tra i kart Rental. Una scelta tecnica decisamente più affidabile rispetto ai propulsori a 2 Tempi, ideale se si pensa al fatto che i Rental kart vengono guidati da diversi tipi di piloti, spesso poco esperti, e per diverso tempo nell'arco di una giornata. Inoltre l'erogazione di un motore a 4 tempi è meno brusca di un propulsore a due tempi e questo mette a proprio agio anche i neofiti. L'architettura di questi motori nei kart, prevede sempre un solo cilindro. Tra i motori più gettonati tra le aziende che realizzano kart a noleggio, abbiamo l'Honda GX che prevede diverse cubature: da quelli più compatti come il 200 (5,8 CV), sino ad esempio al 390 (11,7 CV), passando per il 270 (8,4 CV).
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Photo credit: sodikart.com
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Il Birel N35-RS ha un peso di 150 kg ed è equipaggiato con gli Honda GX 200-270-390. Photo credit: birelartrental.com
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Il CRG Centurion Senior è disponibile di serie con un motore 270 cc oppure, optional, 390 cc con avviamento elettrico. Photo credit: kartcrg.com
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Il Dino Heimdal Power è equipaggiato con due serbatoi per il carburante, uno centrale da 8,5 litri e uno laterale con la stessa capacità. Il motore è nuovamente un GX 270 Honda. Photo credit: dino-kart.com
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Il Parolin XT40 Elite offre diverse soluzioni di motori. Oltre alla gamma Honda GX, può essere equipaggiato con i propulsori Subaru EX e con quelli della statunitense Briggs & Stratton. Photo credit: parolinracing.com
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Il Sodi Sport, nella sua versione più potente, può essere dotato del motore swissauto 250 da 28 CV. Photo credit: sodikart.com
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Il Tony Kart Viper è una new entry nel mondo del kart Rental.
ELETTRICO
I go kart elettrici sono relativamente più recenti nel panorama dei kart Rental. Hanno il grande vantaggio di essere particolarmente affidabili e adatti alle strutture indoor non emettendo alcun tipo di gas nocivo. A differenza dei motori a combustione interna, oltre ad avere un rendimento migliore, hanno il non trascurabile vantaggio di esprime il massimo della coppia a partire da 0 giri/minuti. Questo si traduce in accelerazioni davvero brucianti, sicuramente maggiori rispetto a quelli di un kart Rental dotato di motore 4 Tempi, ma anche 2 Tempi. Per contro, però, anche il peso è maggiore a causa delle batterie che per forza di cose devono equipaggiare il kart per dare energia al motore. Così i kart Rental Elettrici hanno accelerazioni brucianti ma in alcuni casi, causa peso, possono essere meno “agili” e offrono un handling meno entusiasmante proprio per la loro massa.
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Photo credit: sodikart.com
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Il Birel e-kart ha un motore la cui potenza è modulabile in funzione delle esigenze, e può raggiungere un valore assoluto di 27 CV. Photo credit: birelartrental.com
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Il Bizkart EcoVolt NG è equipaggiato di un pacco batterie agli ioni di litio da 3 kWh e motore elettrico a magneti permanenti da 14,3 CV. Photo credit: bizkarts.com
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Le batterie al litio del Caroli Stinger hanno un tempo di funzionamento approssimativo di 20–60 minuti, a seconda delle dimensioni del pacco. Photo credit: carolimotor.com
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Sul CRG e-drenaline è presente un tasto “boost” che consente al pilota di attivare un’extra potenza. I motori a disposizione sono due e due sono i semiassali con differenziale elettronico e sistema Kers in frenata di tipo elettrico. Photo credit: kartcrg.com
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Il Sodi RSX è equipaggiato con un motore asincrono senza spazzole (brushless) e batterie al litio di ultima generazione. Photo credit: sodikart.com
2 TEMPI
Questo è il tipo di motorizzazione meno frequente quando si tratta di go kart a noleggio. Ma ciò non significa che non sia potenzialmente disponibile, per lo più nelle piste outdoor. Solitamente i motori a due tempi sono destinati ai kart Racing, pertanto sono raccomandati per un pubblico più esperto rispetto a chi è invece a digiuno assoluto di kart. I motori 2 Tempi, poi, sono più adatti a un impiego agonistico, di conseguenza sono meno efficienti in termini di consumi e affidabilità rispetto a un 4 Tempi. Esistono comunque dei 2 Tempi installati su kart Rental: questi kart sono in grado di offrire lo stesso livello di sicurezza di un normale Rental, un buon grado di affidabilità, ma prestazioni superiori a qualunque comune Rental Kart motorizzato, per esempio, con un Honda 4 Tempi, anche il più potente GX 390. È il caso del Sodi Sport e del Sodi GT Max (riservato al mercato australiano) che possono essere dotati del motore Rotax 2 Tempi 125 cc da 21 o 28 CV. A tal proposito, tanto per avere un riferimento in termini di tempo sul giro, la differenza tra un 4 Tempi e un 2 Tempi è nell’ordine dei 2,5 secondi a favore di quest’ultimo. Una dato se prendiamo ad esempio il tracciato di Misanino in Italia, lungo 890 metri, riferito al confronto tra un Sodi SR4 4 Tempi (44,9 secondi) motorizzato Honda GX 390, e un Sodi GT Max 2 Tempi (42,4 secondi) motorizzato Rotax.
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Photo credit: sodikart.com
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Photo credit: sodikart.com
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