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TKART magazine Consigli dei Campioni | Marco Ardigò: “al volante di un kart KZ, mi posiziono così”
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MARCO ARDIGÒ:
“AL VOLANTE
DI UN KART KZ,
MI POSIZIONO COSÌ”

Max Bernardi
14 Giugno 2018
Dopo aver raccontato come gestire al meglio un weekend di gara, il tre volte Campione del mondo Marco Ardigò, pilota ufficiale Tony Kart Racing Team, spiega i suoi trucchi e le abitudini per tenere una giusta posizione quando si è al volante di un kart KZ
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COMODITÀ

La cosa importante, parlando di posizione di guida, è stare a proprio agio una volta seduti sul kart, senza sentirsi “tirati” nei movimenti. Per questo, si può dire che tra kart a marce e kart monomarcia non ci siano grosse differenze: io, personalmente, quando trovo la giusta posizione del sedile, cerco di non spostarlo più. Se devo agire sul setup del kart, preferisco tenere il sedile nella mia posizione e lavorare su tutto il resto. Poi, certo, se ci sono gravi problemi di bilanciamento dei pesi, allora si arriverà anche a modificare la posizione del sedile, ma è quasi sempre l’ultima modifica.
La posizione perfetta è quella che consente di guidare “in relax”, termine un po' strano per chi guida un mezzo da competizione ma che ribadisce come, a bordo del kart, prima di tutto si debba essere comodi.
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VOLANTE

Tenere le braccia troppo distese affatica maggiormente durante la guida. La posizione, però, è abbastanza soggettiva e va trovata dopo aver effettuato diverse prove
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Tenere le braccia troppo distese affatica maggiormente durante la guida. La posizione, però, è abbastanza soggettiva e va trovata dopo aver effettuato diverse prove
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Il consiglio di Marco Ardigò: due dita di distanza tra volante e leva del cambio
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Nella posizione di guida anche il volante ha un ruolo importante: non dev’essere né troppo vicino, né troppo lontano, ma anche in questo caso dipende molto dalle preferenze personali. Il mio consiglio, specie per i piloti alle prime esperienze, è quello di provare più impostazioni, così da aver modo di stabilire quale sia la posizione migliore per sé e memorizzarla nel caso si cambi telaio. Quasi tutto, comunque, dipende da come un pilota curva: c’è chi usa maggiormente le braccia e chi usa più le spalle, l’impostazione e le distanze cambiano in relazione a questo. La mia raccomandazione è cercare una posizione di guida che, anche durante un normale turno in pista, non stressi le braccia: queste non devono essere in tensione per avvicinarci al volante (significa che abbiamo il volante troppo lontano).
Nei kart KZ mi sento di consigliare di tenere una distanza di circa due dita tra il volante e la leva del cambio, una misura che permette di essere veloci nel passaggio tra volante e leva.

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LEVA FRIZIONE

Per quanto riguarda la leva della frizione le indicazioni sono molto poche: deve essere comoda da prendere. Bisogna fare attenzione, dunque, a non regolarla troppo lontano dal volante, perché, soprattutto nelle fasi di partenza della gara, è importante avere il massimo feeling: la mano deve sentire tutta la corsa nella fase di rilascio. Rilascio che dovrebbe avvenire il più velocemente possibile, ma nello stesso tempo molto dolcemente.
La leva frizione dev’essere comoda da prendere: non va fissata troppo lontano dal volante
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GAMBE

La tuta OMP del Tony Kart Racing Team presenta una protezione nella zona interna del ginocchio. In mancanza di questa, si può ovviare mettendo una ginocchiera ruotata verso il serbatoio
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Anche la posizione delle gambe è importante: io ho un’impostazione dei pedali che mi porta ad averle ben stese. Con le ginocchia faccio presa sul serbatoio, soprattutto sulle curve ad ampio raggio. La tuta della Tony Kart ha una protezione interna, all’altezza delle ginocchia, proprio per aumentare il comfort in una zona piuttosto sollecitata: volante e serbatoio, infatti, sono gli unici punti dove il pilota può tenersi al kart quando serve, specie in caso di “sobbalzi”, come può avvenire nei passaggi sui cordoli.
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