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TKART magazine Consigli dei Campioni | Bruni: allenarsi in kart per migliorare la performance
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BRUNI: ALLENARSI IN KART
PER MIGLIORARE
LA PERFORMANCE

Max Bernardi
18 Luglio 2017
Approfittando di una giornata in pista con il team LenzoKart, il pilota ufficiale Porsche Motorsport Gianmaria Bruni rivela quanto sia fondamentale per un pilota l’allenamento in kart. E spiga come affrontarlo, in pista, con esercizi, alimentazione e idratazione.
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IL GIUSTO ALLENAMENTO

“A volte, data la sua semplicità, si tende a dimenticarlo, ma il kart è il mezzo che più si avvicina alle vetture ad alte prestazioni come F1 o GT. In particolare, lo dimenticano quei piloti amatoriali che effettuano solo qualche uscita la domenica, senza pensare che lo strumento che hanno tra me mani è capace di prestazioni eccezionali e, di conseguenza, richiede una preparazione fisica adeguata.
Io cerco di allenarmi in kart più spesso che posso, perché penso che sia il modo migliore per ottenere una forma fisica completa e adeguata alla guida delle vetture di classe superiore.
Da pilota professionista di gare endurance posso dire che lo sforzo fisico è diverso: in kart è senza dubbio maggiore, ma concentrato in un tempo più ridotto, nelle endurance, invece, si protrae anche fino a 4 ore consecutive. Ancora differente è l’impegno in una 24 h, dove la situazione che produce maggiore stress, fisico e mentale, è doversi mantenere sempre pronti a salire in auto in ogni momento. In ogni caso, sono convinto che il kart sia il miglior metodo di allenamento, sia per stressare la stessa muscolatura che viene impiegata anche in auto, sia per stimolare la componente psicologica e fornire l’esperienza necessaria per gestire al meglio tutte le fasi di gara”.
Bruni in un momento della sua giornata in kart con la Lenzokart.
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Bruni in un momento della sua giornata in kart con la Lenzokart.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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Bruni in azione durante alcune delle gare GT del 2017 come pilota ufficiale Porsche.
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RIFLESSI

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“Al di là della muscolatura, alle alte velocità sono anche e soprattutto i riflessi a essere sollecitati. Per allenarsi da questo punto di vista, abituarsi ad affrontare con lucidità le situazioni impreviste e abbassare i tempi di reazione, non c’è cosa migliore che consumare litri di miscela in pista. Bisogna ricordarsi, infatti, che per un pilota la capacità di concentrazione è determinante tanto quanto l’aspetto prettamente fisico: la staccata o l’inserimento in curva, per esempio, sono tutte fasi che richiedono sempre la massima attenzione per sentire ogni minimo comportamento del kart e agire di conseguenza. Non è facile, in poche frazioni di secondo, compiere l’azione giusta in base alle sensazioni che il mezzo ci trasmette. La cosa più complicata è mantenere sempre sotto controllo il mezzo meccanico e, in questo senso, sicuramente il kart aiuta moltissimo, specie il KZ, con il quale bisogna gestire anche le cambiate rimanendo concentrati sulla guida”.
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