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TKART magazine Consigli degli Esperti | Chiedilo a Franco Drudi: tutte le risposte sulla carburazione del kart
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CHIEDILO A… FRANCO DRUDI: TUTTE LE RISPOSTE SULLA CARBURAZIONE

TKART Staff
04 Maggio 2020
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"Chiedilo a Franco Drudi": è stato questo l'invito rivolto da TKART ai suoi lettori. Che hanno risposto numerosi
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La carburazione è uno degli aspetti più delicati dei motori da competizione. Da essa non solo dipende una buona parte della prestazione, ma, se eseguita in maniera non corretta, può anche compromettere la vita delle componenti interne del propulsore. Non è un caso che, quando TKART ha invitato i lettori a rivolgere i loro dubbi e le loro domande a Franco Drudi, responsabile del reparto corse TM Racing e uno dei motoristi più esperti del paddock, la carburazione sia stato uno degli argomenti più gettonati. Ecco tutte le risposte di Franco.

1 Come si agisce sul carburatore a seconda del regime che si vuole prediligere?

Benjamin L.

Per muovere la benzina da un regime a un altro, lo si può fare lavorando sui diversi parametri del carburatore: diametro polverizzatore, conicità dello spillo, punta dello spillo, getti, livello valvola ghigliottina. La vite dell‘aria, invece, affina solo il getto del minimo.
Facciamo un esempio pratico: uso un polverizzatore dq 268 con spillo k 23 prima tacca e getto del massimo 175. Cosa posso fare se ho bisogno di dare più massimo? Passo a dq 268, k 28, spillo tutto alto, massimo 175. In questo modo riesco a ottenere più massimo con lo stesso getto del massimo e stesso polverizzatore. Come? Usando uno spillo con conicità più corta e tirandolo maggiormente fuori dal polverizzatore. Dato che lo spillo è conico, ho aumentato l’area di passaggio fra spillo e polverizzatore quando il carburatore è tutto aperto.

Carburatori VHSH Dell'Orto
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Il kit dello spillo

2 Quale potrebbe essere un elenco di operazioni che un kartista dovrebbe conoscere a memoria?

Charlie M.

In linea di massima bisogna innanzitutto ricordarsi che se alzo lo spillo (lo tiro maggiormente fuori dal polverizzatore) allora ingrasso su tutta la curva di carburazione, viceversa succede se lo abbasso. Altri componenti invece agiscono solo su parti della curva di erogazione. Se aumento il diametro del polverizzatore, per esempio, allora la carica diventa più grassa quando il motore lavora in potenza e viceversa. Quasi allo stesso modo, il getto del massimo (più è grande più ingrasso, più e piccolo e più smagrisco) influisce sull’erogazione solo da 3/4 dell’apertura a tutto aperto. Questo perché, nelle altre fasi, la ricchezza della miscela è determinata dallo spillo, dal polverizzatore e dallo smusso della valvola.
Anche il getto del minimo gioca un ruolo importante: se è più piccolo, avrò una risposta molto più pronta in prima apertura (ma può essere pericoloso), il contrario se p più grande.

3 Cos’è lo spillo? Qual è la differenza tra i vari spilli (u e k)?

Davide P.

Lo spillo è fondamentalmente un ago libero di scorrere dentro al polverizzatore. È agganciato alla saracinesca e quando questa viene tirata verso l’alto dal cavo dell’acceleratore, lo spillo si solleva di conseguenza, lasciando libera la miscela di scorrere nel polverizzatore per arrivare al diffusore. Tra gli spilli u e k ciò che cambia sono le dimensioni. Gli spilli k hanno mediamente un diametro della punta maggiore, sono di solito più lunghi e hanno una conicità diversa rispetto agli u. Si tratta di parametri che vanno a influire sull’erogazione a parità di polverizzatore: più la punta è fina più il motore sarà grasso agli alti regimi; una conicità più lunga significa avere più benzina ai bassi regimi; un diametro del fusto più grosso comporta una maggiore pulizia in prima apertura perché la miscela sarà molto più magra (ma può essere pericoloso).

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