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TKART magazine Come Fare a | Setup e trucchi di guida per ridurre il sovrasterzo
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SETUP E TRUCCHI DI GUIDA PER RIDURRE IL SOVRASTERZO

TKART Staff
26 Gennaio 2018
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1 INTRODUZIONE
In un precedente articolo abbiamo già analizzato il sottosterzo e visto i rimedi che si possono adottare per ridurlo. Qui ci occupiamo del problema opposto, ovvero il fenomeno del sovrasterzo.
Quello che, in inglese, viene definito oversteer (abbreviato OS per gli “addetti ai lavori”) si verifica quando l’assale posteriore è il più debole in termini di grip, ovvero è quello che tende a perdere aderenza per primo.
A differenza di quanto succede con il sottosterzo, in questo caso il pilota è costretto a ridurre l’angolo di sterzo o, addirittura, a sterzare dalla parte opposta per evitare che il kart finisca in testacoda.
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Il sovrasterzo comporta la perdita di aderenza del posteriore e, nei casi più accentuati, può portare al testacoda
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Il sovrasterzo comporta la perdita di aderenza del posteriore e, nei casi più accentuati, può portare al testacoda
2 IL SETUP
Principalmente, le due possibili cause del sovrasterzo sono: un errato setup del kart e lo stato di usura delle gomme, in particolare quelle posteriori. Come per il sottosterzo, è sempre importante capire dove si verifica il problema: se in fase di ingresso curva (in questo caso il kart tende a perdere il posteriore in frenata); oppure quando si torna a dare gas (in questo caso si ha il classico problema di sovrasterzo in uscita di curva, spesso accompagnato dalla sensazione di una mancanza di trazione).
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Il sovrasterzo nelle diverse fasi in cui può essere suddivisa una curva
3 SETUP INGRESSO CURVA
Quando il problema del sovrasterzo si verifica in ingresso di curva, il kart tende ad avere il posteriore instabile in frenata (ovvero, basta poco angolo di sterzo per innescare il testacoda).
Il fenomeno può essere contrastato allargando la carreggiata posteriore, chiudendo la convergenza anteriore, oppure riducendo di qualche mm la carreggiata posteriore. Come sempre, queste modifiche hanno degli effetti collaterali nelle altre fasi della curva, in particolare: la minor carreggiata anteriore fa perdere il potenziale di grip dell’assale anteriore lungo tutto la fase di curva, quindi anche in centro/uscita dove, magari, si era soddisfatti di come rispondeva il mezzo.
Al di là del caso specifico, questa è una regola generale che chi si accinge a fare modifiche di setup deve tenere sempre in considerazione: ogni cambiamento può portare un miglioramento in una certa fase della curva ma, spesso, ne pregiudica un’altra. Il bravo tecnico è quello che sa trovare il giusto compromesso; e il bravo pilota sa dare le giuste indicazioni utili a questo scopo.
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Stringere la carreggiata anteriore
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Chiudere la convergenza
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Allargare la carreggiata posteriore
4 SETUP CENTRO-USCITA CURVA
Altro caso è quando il kart ha un buon inserimento in curva, ma nella fase di centro/uscita diventa troppo reattivo oppure il posteriore perde facilmente aderenza.
Per contrastare l’eccessiva reattività può essere utile intervenire sull’anteriore, operando in maniera opposta a quanto si farebbe per ridurre il sottosterzo: quindi, stringere la carreggiata anteriore o ridurre l’angolo di caster.
Per dare più stabilità al posteriore, invece, soprattutto nella fase di curva e quando si torna a dare gas, conviene provare a ridurre (a step di pochi mm per volta) la carreggiata posteriore. In alternativa si può montare un assale più rigido o mozzi più lunghi. Mentre nel primo caso la modifica si paga in termini di posteriore più instabile in frenata, il secondo intervento non ha grosse controindicazioni per quanto riguarda la prima fase della curva, certo, però, si tratta di modifiche più lunghe da effettuare.
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Stringere la carreggiata anteriore
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Ridurre l’angolo di caster
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Montare un assale più rigido
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Montare mozzi ruota più lunghi
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