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TKART magazine VIP & Kart | Martin Hines: l’incredibile storia di “Mr. Karting”
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MARTIN HINES: L'INCREDIBILE STORIA DI “MR. KARTING”

Mario Pazos
21 Maggio 2023 • 12 min. lettura
Il bello dei soprannomi è che in poche parole possono raccontare tantissimo di una persona, anche più di mille discorsi: pensate per esempio a come “Leone” calzasse perfettamente allo stile di guida di Nigel Mansell, oppure come “Kaiser” rappresentasse in maniera perfetta il dominio degli anni in Ferrari di Michael Schumacher… Ecco in questo articolo si parlerà del “Karting guru”: un fine scopritore di talenti, un grande manager, un imprenditore, un ottimo pilota…. Ma, soprattutto, un uomo innamorato follemente del kart. Mario Pazos, che ha avuto l’opportunità di conoscerlo personalmente durante la sua vita professionale nel karting, ci regala un suo ritratto inedito. Dal modo in cui fu artefice dell’avvento della Bridgestone nel mondo del kart, fino a quando organizzò a Buckmore un test privato per William e Harry di Windsor (e Lady D in persona). Ecco il suo racconto
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David Coulthard, Lewis Hamilton, Anthony Davidson, Gary Paffett, Jason Plato, Oliver Turvey, Mike Conway e James Calado: questi piloti hanno in comune una persona che ha portato alla ribalta il loro talento supportandolo nel momento in cui si sono trovati a correre in kart. Quella persona è Martin Hines. Classe 1948, ha dato tutto sé stesso al nostro sport e non ha mai smesso di amarlo incondizionatamente, fino alla sua morte il 28 agosto 2011. Ma Martin non si è limitato solo a scoprire grandi talenti, è stato anche un protagonista in prima persona dell’espansione e dell'evoluzione del movimento kartistico: più volte, infatti, la CIK-FIA ha richiesto il suo parere per la definizione di diversi aspetti regolamentari, sia a livello tecnico sia sportivo. Capirete allora il motivo per cui il suo soprannome sia stato “Mr. Karting” (insieme a “Karting guru”)... E devo dire che è sicuramente uno dei soprannomi più azzeccati che abbia mai sentito nella mia vita.

La storia di Hines, però, è legata a doppia mandata con quella della Zip Kart, il marchio fondato dal padre, Mark, che Martin ha resto tra i più celebri nel mondo tra gli anni Settanta e Novanta. Ma, oltre a essere un grande manager, “Mr. Karting” si dimostrò anche un ottimo pilota, soprattutto al volante dei Superkart (scopri di cosa si tratta leggendo l’articolo “Dossier | La guida definitiva: come iniziare con i go-kart”, n.d.r.), una categoria promossa fortemente proprio dallo stesso Hines e in cui riuscì a laurearsi campione del mondo per ben tre volte (1983, 1991 e 1992, n.d.r.).
Sopra, l’autore dell’articolo: Mario Pazos Nato nel 1958 a Buenos Aires, è team manager in kart e Formula Renault dal ‘76 all’82. In Europa lavora 8 anni come giornalista prima di passare in Comer. Dal ‘90 al ‘96 è Team Manager nel Motomondiale e in F3, quindi torna al kart con la Top Kart. Dal 2010 è in OTK Group fino al 2019, anno dal quale si gode una meritata pensione. Sotto, il protagonista: Martin Hines
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Nato nel 1948, Martin Hines ha affiancato il padre nella gestione della Zip Kart dall’età di 16 anni, facendolo diventare in breve tempo un marchio di successo in tutto il mondo. Come pilota, ha vinto tre titoli mondiali nella categoria Superkart (allora chiamata “Formula E”). Inoltre, è stato uno dei pionieri del Karting Indoor, meritandosi l’appellativo di “Mr. Karting” e “Karting Guru”. Ci ha lasciati nel 2011, stroncato da un tumore allo stomaco.
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