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TKART magazine Tecnica | La batteria per l’avviamento elettrico
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LA BATTERIA PER L’AVVIAMENTO ELETTRICO

Gianluca Covini
17 Gennaio 2024 • 15 min. lettura
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Stanco di non capire nulla e di continuare a spendere soldi senza cognizione di causa per la batteria del tuo motore TaG (touch-and-go)? Ecco allora un’analisi completa che si focalizza sugli accumulatori da 12V, i più utilizzati nel karting. Non un semplice approfondimento tecnico, ma una vera e propria guida all’acquisto pratica con la spiegazione di sigle, codici, pregi e difetti delle varie tipologie e tecnologie per la messa in moto dei motori BMB/Easykart, IAME X30, Rotax MAX, ROK...

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Una batteria è un dispositivo che serve ad accumulare energia elettrica attraverso un processo chimico e a rilasciarla in modo controllato. Il rilascio avviene sotto forma di corrente continua e serve per alimentare un circuito al quale è di solito collegato un motore elettrico o comunque un’utenza elettrica. Tutti i tipi di batterie contengono un elettrodo positivo (catodo) e uno negativo (anodo), oltre a una serie di piastre, positive e negative, a contatto tra di loro tramite un elettrolita (una sostanza che si dissocia in ioni positivi e negativi ed è in grado di condurre l’elettricità). La scarica elettrica avviene tramite il passaggio degli elettroni (cariche elettriche negative) dal polo positivo a quello negativo. In maniera inversa, se si collega un generatore di corrente continua ai poli della batteria (come nel caso della ricarica), il passaggio di elettroni si inverte, causando lo spostamento degli elettroni dalle piastre positive a quelle negative con conseguente ripristino dei composti chimici iniziali e della differenza di potenziale elettrico.  

I componenti di una batteria, infine, sono assemblati all’interno di un monoblocco, un contenitore di plastica (polipropilene) resistente agli acidi e agli urti meccanici. Oggigiorno il mercato si divide sostanzialmente in due tipologie principali: le batterie al piombo con la tecnologia AGM, la migliore in termini di prestazioni e sicurezza, e le batterie al litio, in particolare le LiPo, che stanno avendo enorme successo grazie alla loro leggerezza e compattezza (per una overview dei principali prodotti per il settore karting, leggi “Must Have | Batteria per il kart, quale comprare? i sette modelli tra cui scegliere”). Esistono poi le batterie al gel e le più comuni batterie al piombo con elettrolita liquido, le quali, però, non trovano applicazione nel karting. Scopriamo il perché.

Il mercato delle batterie si divide sostanzialmente in due tipologie principali: le batterie al piombo con la tecnologia AGM, la migliore in termini di prestazioni e sicurezza, e le batterie al litio, in particolare le LiPo, che stanno avendo enorme successo grazie alla loro leggerezza e compattezza
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Schema interno di massima di una batteria. L’elettrolita può essere liquido (classiche batterie a al piombo), un gel, oppure assorbito in una microfibra di vetro (batterie AGM). Una serie di elettrodi positivi forma un set di piastre positive, mentre una serie di elettrodi negativi forma un set di piastre negative. Un set di piastre negative e un set di piastre positive formano un blocco di piastre. Un blocco di piastre costituisce la cella della batteria.

Tensione nominale [V]

La tensione nominale di una batteria è la differenza di potenziale elettrico tra i due poli (quello positivo e quello negativo). Si misura in Volt ed è la caratteristica principale di qualsiasi batteria, che ne determina la “taglia” (6 V, 12 V, 24 V, 48 V ecc.), ma è anche in grado di fornire indicazioni sullo stato di carica. Per esempio, una batteria a 12V, per definizione, si dice scarica quando raggiunge i 10,5 V, anche se ciò è variabile e dipende dal tipo di applicazione. 

Infatti, se per un impianto di illuminazione 10,5 V possono ancora essere sufficienti, nel caso di un motore elettrico con tensione nominale a 12 V (per esempio, un motorino di avviamento), una batteria che ha tensione misurata di 10,5 V non sarà in grado di azionarlo. Tutte le batterie utilizzate per l’avviamento elettrico hanno una tensione nominale di 12 V. Rappresenta infatti il miglior dimensionamento, vista la ridotta potenza assorbita dal motorino di avviamento.

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La potenza elettrica assorbita [espressa in Watt o W] è il prodotto tra tensione nominale [Volt o V] e corrente [espressa in Ampère o A].

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