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TKART magazine Editoriale | Meccanico, rockstar e… Pornodivo? Le mille vite di Don Parker
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MECCANICO, ROCKSTAR E… PORNODIVO?
LE MILLE VITE DI DON PARKER

Luca Basso
08 Luglio 2023 • 7 min. lettura

Tutto nasce da una diceria da paddock, di quelle che all’inizio sembrano frottole, ma che, continuando a chiedere a destra e a sinistra, assumono contorni incredibili. Parliamo di un preparatore di motori da kart degli anni Novanta, la cui vita è così piena di capitoli particolari che forse non basterebbe un articolo per raccontarla tutta. Abbiamo provato a contattarlo, ma non abbiamo ricevuto risposta. Così ci siamo rivolti a chi l’ha conosciuto davvero e questi ci hanno restituito un ritratto incredibile: di un lavoratore serio (non sempre pulitissimo…) con un passato nell’industria discografica e, forse, in quella pornografica. Ma non è tutto, chiedete al suo testimone di nozze… Il suo cane! Di che parliamo? Non vi resta che scoprirlo

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Durante le gare, il paddock può essere paragonato a un piccola cittadina di campagna: tutti si conoscono, è impossibile non fermarsi a scambiare due chiacchiere con qualcuno e, cosa più importante, anche il più piccolo dei “gossip” - fondato o meno che sia - si diffonde a macchia d’olio. Negli anni di storie bizzarre ne abbiamo sentite a bizzeffe, alcune degne di essere raccontate, altre meno. Un giorno, però, giungono al nostro orecchio voci curiose su un preparatore di motori da kart degli anni Novanta, Don Parker. Perché curiose? Perché ogni volta che chiediamo di lui riceviamo un commento diverso: da una parte, c’è chi lo dipinge come un fine scopritore di talenti inglesi (come Ben Hanley e Pippa Mann) e un abile preparatore di motori (che ha lavorato per Comer, Vortex e CRG). Dall’altra, invece, c’è chi racconta di un suo passato nell’industria discografica. E c’è anche qualcuno che, invece, lo descrive come un abile performer… Sui set del cinema pornografico. La vita di Don Parker, quindi, è un argomento troppo interessante per rimanere una “diceria da paddock” e va… Verificata! Ci mettiamo alla sua ricerca, ma capiamo subito che il web non sarà di grande aiuto: “Don Parker”, nei motori di ricerca, restituisce una lunga lista di pagine che non offrono uno straccio d’informazione su di lui. Qualche indizio, però, salta fuori: una sua presentazione sul sito internet di un’agenzia che conduce ricerche su tematiche che riguardano giovani e bambini, nel quale Parker evidenzia il suo passato nell’industria discografica, ma nessuna menzione del suo passato nel karting.

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