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TKART magazine Tecnica | Lo squish
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LO SQUISH

TKART Staff
01 Aprile 2017
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Fondamentale nel fenomeno della combustione, lo squish è una particolare conformazione della parte interna della testa del cilindro, a forma di corona circolare inclinata. Tale geometria ottimizza le prestazioni del motore in modo sensibile ed è presente praticamente su tutti i motori per kart da competizione
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Lo “Squish” rappresenta la zona della testa del cilindro, generalmente a forma di corona circolare, che circonda la parte centrale all’incirca semisferica. Tale corona ha una inclinazione minima rispetto al cielo del pistone, avvicinandosi a esso fino a valori molto ridotti, che nei motori per kart da competizione variano all’incirca fra poco meno di 1 mm e 1,5 circa, a seconda dello caratteristiche del motore stesso.
La corona di squish (chiamata anche “banda di squish” o “anello di squish”) può variare in larghezza, ma la sua superficie, va ricordato, non supera praticamente mai il 50% dell’area della sezione del cilindro. Vario è anche l’angolo di inclinazione che, evidentemente, va rapportato all’angolo del cielo del pistone, a sua volta direttamente legato
alla curvatura della testa dello stesso. È chiaro che, se si cambia il pistone o la testa del cilindro, bisognerà fare attenzione che gli angoli suddetti siano gli stessi, per mantenere invariate le caratteristiche di prestazioni e affidabilità del motore legate, appunto, allo squish.
Lo squish è oggi presente su tutti i motori 2 da competizione, inclusi quelli dei kart, e la sua azione, che permette una migliore e più uniforme combustione della miscela aria-combustibile, è fondamentale per ottimizzare le prestazioni. Sicuramente, dunque, è interessante conoscerne la modalità di azione, i vantaggi che porta e i suoi elementi critici, prendendo in considerazione, infine, anche le possibilità di regolazione di un parametro che, comunque, non è facile e va preso con le molle.
Lo squish migliora sensibilmente le prestazioni del motore grazie all’ottimizzazione della fase di combustione
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La testa del cilindro interna
angoli e spessori
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turbolenze
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Lo squish crea ulteriore turbolenza nella miscela, rendendo le goccioline di carburante miscelate con l’aria ancora più piccole. Ciò permette di bruciare più velocemente e in modo completo il combustibile presente nella miscela, con vantaggi sulle prestazioni.
superficie
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La banda di squish può avere larghezza variabile. La sua superficie, però, non deve superari quasi mai il 50% della superficie totale della camera di combustione
Una prima indicazione di come funzioni lo “squish” arriva dal suo nome, termine onomatopeico inglese che riproduce il suono della miscela che, compressa da due superfici, schizza via. A livello pratico, infatti, succede che il pistone, quando ha quasi raggiunto il punto morto superiore (PMS) nella parte finale della fase di compressione, si trovi a pochi decimi di millimetro dalla corona dello squish. Ciò determina una forte compressione della miscela aria-combustibile che, grazie all’angolo fra le superfici di squish e cielo del pistone, schizza verso il centro della camera di combustione. Questo è il primo effetto positivo dello squish: spingere la miscela più lontana dalla candela verso la zona dove il fronte di fiamma può raggiungerla prima, accorciando i tempi di combustione e bruciandone il maggior quantitativo possibile, a vantaggio delle prestazioni del motore.
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