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EASYKART e KART GRAND PRIX: I VINCITORI DELLE FINALI INTERNAZIONALI
TKART Staff
18 Ottobre 2014

HOT NEWS - TKART - PRECENICCO (ITALIA) - Titolo internazionale a Daniele Vezzelli (100 Easykart), Marco Iannotta (125 Easykart), Matteo Zamporlini (Kart Grand Prix Direct Drive), Alessandro Ruggeri (Kart Grand Prix Shifter) e Leonardo Caglioni (60 Easykart).

La 13esima edizione delle Easykart International Grand Finals e la 5^ del Kart Grand Prix International Trophy decretano i loro campioni sul tracciato di Precenicco, il Circuito Internazionale Friuli Venezia Giulia.

Partiamo dalla 100 Easykart che vede un assolo di Daniele Vezzelli. Il pilota del team Modena Kart Service domina i 22 giri della propria finale concludendo con oltre 10 secondi di vantaggio sul secondo classificato, Nicola Bertoncello (Emilia Kart). Chiude sul terzo gradino del podio Tommaso Benni, compagno di squadra di Bertoncello.

Passando alla Easykart 125 Master, al vertice troviamo una coppia che viaggia praticamente appaiata per tutta la gara. Il duo è composto da Marco Iannotta (Singwolf Racing) e Davide Vettori (Imola Racing Team) i quali concludono praticamente uno in scia all'altro, divisi solo da sei decimi di secondo con Iannotta che taglia per primo il traguardo. 
Alle loro spalle, sul terzo gradino del podio, conclude Owen Jenman (Jenmarniracing Ek UK), primo anche nella classifica degli "over". Segue Davide Spreafico (Topfuel Raing), proprio incollato alla coda dell'inglese.

Entriamo nel mondo Kart Grand Prix con la categoria Direct Drive che vede vincere Matteo Zamporlini (Tony Kart - Modena Kart Service) davanti a Jakub Kadlcak (Tony Kart - Team Orion Racing Team). Dal terzo al quinto posto finiscono tutti in meno di un secondo. Nell'ordine troviamo Lorenzo Travisanutto (PCR - Scuderia PCR DRZ), Giulio Parolini (First - Quirci Marco) e Bobby Game (Alonso). Il miglior giro va a Travisanutto che stacca un bel 49.528,a ma che paga un malfunzionamento al carburatore che gli consente di andare secondo il suo ritmo solo a tratti durante i 22 giri della finale.

Nella Kart Grand Prix Shifter è Alessandro Ruggeri (Praga Kart) a dominare e a laurearsi campione. Il "bello", però, lo si registra alle sue spalle. I primi giri mostrano una lotta serrata tra Michele Beccaria (Birel) e William Lanzeni (Jesolo Kart). Lanzeni, terzo, è più veloce di Beccaria, però non riesce a superarlo. Si spazientisce e inizia a bussare energicamente al paraurti del pilota Birel che viene passato, ma subito risponde, replicando la mossa e allargando il portacolori Jesolo. I due perdono tempo e vengono superati da un velocissimo Leonardo Grison (First Kart) in rimonta (farà segnare anche il giro veloce della gara) che andrà a chiudere in seconda posizione dopo aver praticamente azzerato il distacco che Ruggeri (grazie anche alla bagarre tra Lanzeni e Beccaria) aveva accumulato nella prima metà di gara. Alle spalle di Grison arriva Michele Gregori (Birel), anche perché Beccaria e Lanzeni decidono di compromettere la loro gara con un nuovo contatto ravvicinato che mette fuori il pilota Birel e relega in nona posizione quello Jesolo.

E chiudiamo con una bellissima finale Easykart 60 che vede una prestazione maiuscola di Leonardo Caglioni, capace di vincere davanti a Matej Kacovsky. I due meritano alla pari, viste le performance, ma Caglioni ne sa qualcosa in più quando si tratta di vincere le gare. Quindi lascia sfogare l'avversario fino a 2 giri dal termine: non gli da battaglia, lascia che sia lui a fare da lepre. Così i due si staccano dal resto del gruppo e Caglioni a 2 giri dal termine passa in testa. Nell'ultima tornata non gli resta da fare altro che chiudere ogni posta in faccia all'avversario e si laurea campione. Alle sue spalle chiude Andrea Rosso sveglio abbastanza per sorprendere proprio all'ultimo Gabriele Avasilichioaei che probabilmente ne aveva come i primi due a livello di velocità, ma che non riesce a sorpassare e fare il vuoto. Duella fino all'ultimo (perdendo tempo) e lascia all'avversario anche il terzo gradino del podio proprio a favore di Rosso, nel finale appunto. A seguire, un trenino che arriva fino alla decima posizione (e oltre), con Macaluso, Crescente, Brea, Savucci, Kouril e Cecco.

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