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Renault Sport Academy e Birel ART insieme per due giorni di test
Michele Panzera
16 Ottobre 2019

Intense sessioni in pista, con i kart KZ by Birel ART, per alcuni piloti della Renault sport Academy, il programma della casa francese per far crescere i talenti del volante

Renault Sport Academy è una realtà nata nel 2016 per volere di Renault Sport Racing e Renault Sport Formula One Racing Team. L’obiettivo è far crescere nuovi piloti per portarli nella massima formula del motorsport. Come sempre accade, tra le attività dei giovani inseriti nei programmi delle più importanti case automobilistiche non mancano gli allenamenti in kart. Renault ha optato per una due giorni sul circuito South Garda di Lonato, dove Max Fewtrell, Leonardo Lorandi, Sabré Cook, Christian Lundgaard e Caio Collet hanno girato a lungo al volante dei kart messi a disposizione da Birel ART. I mezzi erano dei KZ, quindi kart a marce, motorizzati TM Racign con la supervisione di Vitiracing.
Tra i 5, Lundgaard e Collet avevano già familiarità con il team, avendo passato gli ultimi anni in karting proprio con la realtà di Lissone.

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La giornata è iniziata con alcuni turni di prova, con gomme usate, per affinare il setup e riprendere familiarità con i mezzi. Dopo le varie modifiche di assetto e l’imbottitura dei sedili, i piloti hanno simulato una gara, sulla distanza di 15 giri con partenza lanciata. Naturalmente, l’agonismo si è fatto subito sentire e non sono mancati sorpassi e controsorpassi.Prima di pranzo c’è stato anche il tempo per una sessione di simulazione di qualifica, affrontata utilizzando gomme nuove.

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Dopo la pausa il programma è ripreso con un’altra simulazione di gara, questa volta con partenza da fermo. Ancora una volta è ben presto emerso lo spirito di competizione, con Lorandi e Collet che si sono toccati al primo tornantino del pettine dando via libera agli altri tre piloti. Sempre nel pomeriggio, i ragazzi della Renault Sport Academy hanno simulato anche dei “time attack”, ovvero delle brevi sessioni di pista composte da un giro di riscaldamento e 2 o 3 giri lanciati, cercando di segnare il miglior tempo possibile. A questo punto la stanchezza della giornata ha iniziato a farsi sentire, a dimostrazione di quanto sia impegnativo il kart KZ anche per dei fisici giovani e allenati. Ma anche i più stanchi hanno dovuto cedere alle richieste dei compagni che hanno insistito per una una terza simulazione di gara.

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A fine giornata, tirate le somme, si sono contate una vittoria a testa per Lorandi, Fewtrell e Collet. Ma, soprattutto, si è avuta una volta di più la conferma di come il kart sia il mezzo ideale e più completo per l’allenamento dei piloti, capace di affinare la sensibilità di guida e la capacità di gestione di una gara.

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