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Missione compiuta per LeCont al Campionato del mondo
TKART Staff
18 Settembre 2018

Grazie alla perfetta organizzazione, il grande appuntamento mondiale del karting a Genk (Belgio) ha mantenuto tutte le promesse dal punto di vista sportivo, dello spettacolo e popolare con la presenza di migliaia di spettatori presenti in occasione di questo straordinario evento. Ma non c’è un grande appuntamento senza grandi partecipanti. Tra questi, il produttore LeCont ha saputo fare la propria parte. I piloti FIA Karting del Campionato del mondo KZ della International Super Cup KZ2 e dell’Academy Trophy hanno potuto beneficiare di pneumatici performanti, la cui usura è stata regolare e contenuta, e di una perfetta imparzialità sportiva. Dopo un Campionato europeo terminato in bellezza, LeCont ha confermato il suo posto tra i fornitori più noti della disciplina durante questa prova mondiale.

Un bilancio 2018 positivo

Da quando il produttore LeCont ha saputo che sarebbe diventato un partner FIA Karting per le competizioni delle categorie KZ, KZ2 e Academy, ha continuato a intensificare il suo lavoro per proporre, ai piloti e alle squadre, dei prodotti di eccellente qualità. Molti mesi dopo, il bilancio è estremamente positivo per il marchio italiano di pneumatici. Il successo del recente Campionato mondiale in Belgio ne è stata un’ulteriore prova, come spiega Paolo Bombara, responsabile marketing di LeCont.

“Innanzitutto vorrei complimentarmi con tutto lo staff organizzativo del circuito di Genk per la competizione di altissimo livello che hanno regalato a tutti gli appassionati di karting e di sport motoristici in generale, in partnership con la CIK-FIA e il promotore RGMMC. Da sottolineare anche l’intensità delle gare. Grande soddisfazione da parte mia nel vedere distacchi risibili tra i piloti nel corso di tutta la manifestazione. Nonostante l’elevato numero di manche nella KZ2 - non meno di sei per pilota - il degrado degli pneumatici è rimasto contenuto. Nessun pilota ha constatato un’usura anormale sebbene il numero di partecipanti impegnati fosse notevole: più di 100!”.

“Eppure ci sono state piogge sparse durante la settimana che hanno avuto come effetto quello di pulire la pista e la gomma depositata durante le prime prove. Indubbiamente è anche per questo motivo che alcuni piloti hanno notato una leggera mancanza di grip durante la gara e registrato dei tempi più bassi. Senza dimenticare che gli scarichi orientati verso il basso, come detta il regolamento, hanno tendenza a scaricare olio e benzina sulla traiettoria, aumentando il fenomeno di slittamento. Ad ogni modo, l’importante per LeCont era fornire uno pneumatico che offrisse un buon livello di performance e soprattutto uguale per tutti, per una totale imparzialità. Da un treno all’altro, sia che si trattasse degli pneumatici per le prove che di quelli da gara, i distacchi sono stati minimi. Missione compiuta!”.

Per quanto riguarda gli pneumatici LeCont “Option” forniti all’Academy Trophy, sono stati approvati all’unanimità dai piloti nel corso di tutta la stagione. Le gare sono state intense e appassionanti, con numerosi sorpassi. I 50 partecipanti di questa stagione 2018 hanno veramente disputato una gara ad armi pari, dal punto di vista del mezzo e degli pneumatici. Nonostante le caratteristiche che gli consentono di avere una durata di 250 km come dettato dal regolamento, questi pneumatici rimangono efficaci, come lo dimostra la pole position ottenuta in meno di 56 secondi a Genk.

Una differenza più marcata tra KZ e KZ2?

Nel Campionato del mondo KZ sui primi 15 in finale, 10 di essi hanno realizzato il loro miglior giro in 52”7. Gli altri cinque hanno girato rispettivamente in 52”5, 52”6, 52”8 e 52”9. Mentre molti hanno apprezzato questi tempi con distacchi risibili tra i principali animatori del gruppo di testa, alcuni preferirebbero degli pneumatici più efficaci in questa categoria regina del karting. “In occasione dell’omologazione, gli pneumatici devono durare per una distanza di 150 km e LeCont desidera rispettare il regolamento CIK-FIA”, prosegue Paolo Bombara. “Ma sono d’accordo nel dire che la differenza di prestazioni tra la F1 del Karting e la F2 del Karting con cambio dovrebbe essere più importante. Perché non conservare questo tipo di pneumatico “Prime” omologato CIK-FIA e proporne uno che aderisce maggiormente non omologato nella KZ? Spetta al produttore in questione fornire nella KZ uno pneumatico capace di creare una vera differenza tra le due categorie. In una gara KZ uno pneumatico non effettua mai una distanza superiore ai 100 km. Da un lato i piloti si divertirebbero di più e questo potrebbe attirare nuovi partecipanti che andrebbero ad aumentare il parterre della KZ che ne avrebbe bisogno. Dall’altro lo spettacolo ci guadagnerebbe con un numero di sorpassi verosimilmente più importante”.

La gestione degli pneumatici in questione

Infine tra gli argomenti di cui si parla più frequentemente nei paddock vi è la gestione degli pneumatici. Oggi i piloti dispongono di due treni di gomme da gestire liberamente durante la gara. Alcuni ne approfittano quindi per utilizzare il secondo treno nell’ultima manche o nella penultima, contrariamente ai piloti nelle prime posizioni che, per sfruttare il secondo in finale, utilizzano il loro primo treno fino alla fine delle manche di qualificazione. Con il fenomeno di usura normale degli pneumatici “Prime”, i piloti non partono alla pari. Utilizzare due treni per la gara o eventualmente un treno e mezzo, poi un treno nuovo per i 34 finalisti potrebbe essere la risposta a questo problema. “Ci affidiamo a coloro che hanno potere decisionale nella CIK-FIA al fine di trovare le soluzioni migliori”, ricorda Paolo Bombara.

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