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Novela e Bradshaw: 2 modi diversi di vivere la CIK-FIA Academy
TKART Staff
26 Maggio 2016



Ad Essay, in Francia, si è svolta la prima tappa del CIK-FIA Karting Academy Trophy, che quest’anno, per la prima volta, si corre utilizzando mezzi del Gruppo OTK: telaio Exprit Noesis, motore Vortex DDJ, lo stesso della OK-J, ma con carburatore dell’Orto VHST da 24mm, pneumatici Vega “Option” e sistema di acquisizione dati Dakton XTRA.


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[dropcap]C[/dropcap]inquanta i piloti che si sono schierati al via, provenienti da 38 diverse nazioni. Tutti di età compresa tra 13 e 15 anni, e tutti, come da regolamento, mai classificatisi fra i primi 15 di un precedente Campionato Junior CIK-FIA. Un modo, insieme al materiale uguale per tutti, per dare ad ogni partecipante la possibilità di dire la sua e di combattere ad armi pari con gli altri piloti. Uniche differenze? Allenamento, preparazione, motivazione e talento!
Per questo, abbiamo voluto seguire da vicino il fine settimana di gara di due piloti: l’Inglese Callum Bradshaw, pilota con molte gare di esperienza nelle categorie Iame in Inghilterra e già tra i piloti dell’Acadeny Trophy nel 2015; e Jeffrey Novela, pilota del Mozambico, con meno esperienza e meno mezzi e possibilità di allenarsi e prepararsi nel proprio Paese.

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jeffrey-novelaSubito separati nei gruppi del venerdì (Callum è nei dispari, mentre Jeffrey è nei pari, l’inglese è subito velocissimo: migliore del suo gruppo nel primo turno delle libere, e in realtà nettamente avanti anche rispetto al gruppo dei pari, che però gira il turno precedente ed è più lento in assoluto, probabilmente per via della pista più lenta. Jeffrey, da parte sua, ha molto da recuperare, con 4,6 secondi di distacco dal primo del suo gruppo. Nelle successive 3 sessioni di prove libere Callum rimane sempre davanti, mentre, anche grazie a mezzi che offrono tutti le stesse prestazioni, Jeffrey si scalda e riduce il gap, arrivando nella seconda sessione a soli 1,146 secondi dal più veloce del suo gruppo.

È comunque certo che le prove libere dipendono anche molto dalle condizioni delle gomme e dalle prove di assetto che si vogliono effettuare, mentre è nelle prove ufficiali del sabato che si iniziano a vedere le vere forze in campo. Anche qui i piloti sono divisi in due gruppi che, per via della pista che cambia continuamente, si troveranno a realizzare dei tempi diversi di ben circa un secondo fra un gruppo e l’altro. Nel proprio gruppo Callum ancora una volta si distingue facendo segnare il miglior tempo, secondo in assoluto, dietro al pilota più veloce del secondo gruppo, il francese Thomas Mialane. Ed è in questo gruppo che Jeffrey dimostra di avere ormai trovato il giusto ritmo assestandosi a soli 0,797 secondi dal francese.

callum-bradshawIl primo “scontro diretto” tra i due arriva nella prima manche: gruppo A contro gruppo B. Callum, partito secondo, ha la meglio sul rivale Thomas Mialane, e vince la batteria. Jeffrey, invece, viene penalizzato di 10 secondi per un montaggio non corretto del paraurti anteriore, ma in gara mostra un distacco ridotto come tempi sul giro, segnando un miglior tempo di 51”359, a soli 1,2 secondi circa da Callum (miglior giro in 50”102). Callum vince anche la seconda manche e si lancia in prefinale, mentre maggiori difficoltà le incontra Jeffrey, 31esimo alla fine della sua manche, e fuori dalla prefinale. Bisogna anche qui evidenziare però che il distacco nel tempo sul giro fra Callum e Jeffrey, vincitore di manche e pilota arrivato nelle retrovie, è limitato. Relativamente al miglior tempo sul giro infatti il distacco è di 1,5 secondi circa, un valore non troppo elevato, che evidenzia la sostanziale uniformità di prestazioni dei mezzi, rendendo un fattore decisivo l’esperienza, l’allenamento, la scelta del setup e il talento.

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Jeffrey affronterà la batteria di recupero per conquistare le finali, ma, purtroppo, non riuscirà a percorrere nemmeno un giro. Callum, invece, sarà mattatore e vincitore di prefinale e finale, due gare combattutissime dove i tempi migliori sul giro della maggior parte dei piloti saranno racchiusi in pochi decimi di secondo.
In tutto questo è anche interessante notare come Callum, nonostante lo scambio ripetuto più volte del proprio motore con altri piloti, come da regolamento e secondo discrezione dei commissari di gara, abbia comunque costantemente mantenuto la testa delle batterie e delle due finali, mostrando che a fare la differenza nell’Academy Trophy non è la prestazione di un mezzo rispetto ad un altro, ma le capacità e il talento di ogni singolo pilota.

Raccontato del weekend di Essay, lasciamo, ora, la parola ai due protagonisti, che ci raccontano la loro esperienza, i loro sogni e quello che l’esperienza dell’Academy Trophy sta dando loro.

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Intervista a Callum Bradshaw


Sono davvero soddisfatto del mio inizio all’ Academy. Abbiamo avuto alcuni problemi nelle prove libere ma siamo riusciti a risolverli il venerdì, quindi sono stato davvero soddisfatto di aver vinto le qualifiche con 5 decimi di vantaggio. Dopo essere stato imbattuto nelle qualifiche  mi sono sentito sicuro nelle finali  e, memore che la condizione delle gomme sarebbe stata la chiave, una volta in testa mi sono concentrato nel mantenere il vantaggio. Non si possono sottovalutare gli altri piloti ma non vedo l’ora di andare a Portimao per il round 2 come leader del campionato..
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[tie_slide]Età, data e luogo di nascita, nazionalità

14 anni, 12-05-01 Leicester. British.[/tie_slide]

[tie_slide]Quando hai iniziato a correre e in che categoria?

Nel settembre 2012 ho iniziato a correre come debuttante nella classe Comer Cadets.[/tie_slide]

[tie_slide]Come sei venuto a conoscenza dell’Academy Trophy?

La prima volta che sono venuto a contatto con l’Academy è stata quando sono stato invitato a fare domanda per la nomination dalla MSA.[/tie_slide]

[tie_slide] Cosa ti piace dell’Academy Trophy?

Venire a correre in Europa, in uno dei principali eventi kartistici. Inoltre, corriamo tutti nelle stesse condizioni e, quindi, tutto dipende dall’abilità del pilota.[/tie_slide]

[tie_slide] Quante volte ti alleni in pista durante l’anno?

Mi alleno o corro 3-4 weekend al mese.[/tie_slide]

[tie_slide]Come ti alleni fuori dalla pista?

Mi alleno in palestra e gioco a squash due volte a settimana.[/tie_slide]

[tie_slide]Chi ti assiste durante le gare?

I miei genitori insieme al BKC Racing Team con cui sono dall’inizio della mia carriera.[/tie_slide]

[tie_slide]In quale pista ti alleni e quanto è distante da casa tua?

Non ho una pista specifica, usiamo diverse piste per allenarci e gareggiare in tutto il Regno Unito.
La pista più vicina sarebbe Whilton Mill, dove sono stato campione della X30 Junior club nel 2015.[/tie_slide]

[tie_slide]Quali sono i tuoi progetti futuri nel kart e nel motorsport?

Età, data e luogo di nascita, nazionalitàQuest’anno correrò nel LGM Junior X30 Tour, nell’RGMMC X30 a Castelletto e a Zuera e, spero, alla finale mondiale di Le Mans. Il prossimo anno rimarrò ancora nel kart e poi spero di passare alle macchine o di rimanere nel kart e passare alla categoria a marce.[/tie_slide]

[tie_slide]Cos’hai provato a competere in un evento internazionale? Cos’è stato di maggiore impatto per te?

Mi sento più rilassato nel correre agli eventi internazionali ma la cosa che più mi piace è correre in Paesi differenti.
Il mio più grande impatto nel karting è stato quando sono arrivato 2 ° nella finale mondiale a Le Mans nel mio primo anno di Juniors.[/tie_slide]

[tie_slide]Chi vorresti ringraziare maggiormente per questa esperienza internazionale?

Mia madre e mio padre, la MSA per avermi dato questa opportunità , BKC Racing- Rob Dodds, Alex Ferris, Josh Fry e Brooke House School per tutto il loro supporto.[/tie_slide]

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Intervista a Jeffrey Novela


E’ stato meraviglioso competere ad un evento internazionale. In 3 giorni ho guadagnato molta esperienza e mi sono sorpreso della mia prestazione di gara con la pioggia (la pista era bagnata), è stata una bella esperienza: nel mio Paese normalmente corro su pista asciutta. Qui, ho imparato guardando come gli altri piloti superavano nelle curve.
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[tie_slide]Età, data e luogo di nascita, nazionalità

Mi chiamo Jeffrey Novela, ho 12 anni e sono nato in Mozambico il 20 settembre 2003 e sono mozambicano.[/tie_slide]

[tie_slide]Quando hai iniziato a correre e in che categoria?

Ho iniziato a correre nel 2013 nella categoria Maxterino 60cc a Maputo (Mozambico) e quest’anno sono passato alla categoria Max Junior.[/tie_slide]

[tie_slide]Come sei venuto a conoscenza dell’Academy Trophy?

L’anno scorso (2015) uno dei mie colleghi, Laher Maciel che corre nella categoria Max Junior,ha aprtecipato all’Academy Trophy 2015.[/tie_slide]

[tie_slide] Cosa ti piace dell’Academy Trophy?

Mi è piaciuto il tipo di kart e, in generale, il materiale dato a tutti i partecipanti. La gara è stata puntuale e ben organizzata. Correre con persone di altri Paesi è stata una bella esperienza.[/tie_slide]

[tie_slide] Quante volte ti alleni in pista durante l’anno?

Siccome sono uno student, di solito mi alleno durante il weekend (sabato e domenica) tutto il giorno dalle 9 della mattina alle 3 del pomeriggio e durante le vacanze trascorro 3 giorni alla settimana in pista. Il nostro campionato inizia a marzo e finisce a novembre, poi ho 3 mesi di riposo.[/tie_slide]

[tie_slide]Come ti alleni fuori dalla pista?

Mi alleno in palestra per essere più forte, come richiede la mia nuova categoria di quest’anno (Max-Junior 125cc). A casa solitamente gioco con il video game della Formula 1 per capire e allenarmi su quale sia il modo migliore per gareggiare. Ho trovato delle difficoltà ad allenarmi al di fuori della pista perché in Mozambico abbiamo meno risorse per questo sport.[/tie_slide]

[tie_slide]Chi ti assiste durante le gare?

Il mio meccanico e mio padre danno tutto il supporto e l’assistenza durante gli allenamenti e le gare a me e mio fratello, che corre nella classe “Maxerino”.[/tie_slide]

[tie_slide]In quale pista ti alleni e quanto è distante da casa tua?

Mi alleno all’ ATCM - Automóvel & Touring Clube de Moçambique, che è l’unica in Mozambico e si trova a Maputo. La pista è a circa 20 minuti da casa mia.[/tie_slide]

[tie_slide]Quali sono i tuoi progetti futuri nel kart e nel motorsport?

Nel futuro mi piacerebbe essere più coinvolto nei campionati internazionali per guadagnare sempre più esperienza. La Formula 1 è il mio sogno.[/tie_slide]

[tie_slide]Cos’hai provato a competere in un evento internazionale? Cos’è stato di maggiore impatto per te?

E’ stato meraviglioso competere ad un evento internazionale. In 3 giorni ho guadagnato molta esperienza e mi sono sorpreso della mia prestazione di gara con la pioggia (la pista era bagnata), è stata una bella esperienza: nel mio Paese normalmente corro su pista asciutta. Qui, ho imparato guardando come gli altri piloti superavano nelle curve.[/tie_slide]

[tie_slide]Chi vorresti ringraziare maggiormente per questa esperienza internazionale?

Voglio ringraziare il Presidente dell’ATCM - Automóvel & Touring Clube de Moçambique Mr Antonio Marques che mi ha selezionato per partecipare a questo evento. E’ stato meraviglioso e sto imparando tanto.[/tie_slide]

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